Palazzo Centola
Il primo Palazzo Gentilizio costruito in Città
PALAZZI GENTILIZI DI FERRANDINA
Palazzo Centola
di Enzo Scasciamacchia
II palazzo rientra nel novero
dei manufatti che fanno del paese un centro culturalmente ed artisticamente
molto sviluppato, prende la denominazione dai proprietari che l’acquistarono,
negli anni ’50, dalla famiglia D’Amato Cantorio, a loro volta rilevato nel 1940
dai San Mauro. L’edificio sorge nella parte più alta dell’abitato, in un’area
fortemente caratterizzata sotto il profilo Storico/Architettonico, la così
detta “Cittadella”, attualmente denominaa “La Piana”, riportata nei documenti
cinquecenteschi come “La Piana di suso”. Le notizie storiche e d’archivio sono
frammentarie e poco chiare in conseguenza, per altro, della continua
alienazione dell’organismo da parte dei proprietari che si sono succeduti nel
tempo, probabilmente le origini del manufatto risalgono all’epoca del
trasferimento nel nuovo abitato “Ferrandina” degli abitanti di Uggiano. Una
labile traccia, che abbisogna di approfonditi studi, viene fornita da un
documento del 1762, in cui viene descritto un Palazzo nella Cittadella che
Giacomo de Leonardis (Patriota) vende a tale Nicola Rocco, il documento riporta
il palazzo come confinante…questa la citazione: << da levante colla
strada pubblica delli meroli, o siano muri della città…>> e nella
descrizione dettagliata <<…consistente in quattro membri superiori cioè
sale, due camere ed un camerino, e loggia scoperta sopra il cortile, dentro del
quale vi è la cisterna con portoncino con altrettanti membri inferiori…>>
si cita <<…un lamione sotterro, parte esistente e parte diruto che esce
fuori dalli muri della Cittadella…>> al quale si aggiunge <<si
cala>> dallo stesso cortile interno. Lo studio di rilievi grafici
dell’edificio ed il riscontro in situ della distribuzione dei locali, ha
evidenziato, la perfetta rispondenza di quanto descritto nel documento con
l’articolazione degli ambienti specificatamente per quanto attiene al piano
seminterrato. Alla luce di queste considerazioni, quindi, e dal confronto con il
disorganico assetto strutturale dell’intero edificio, si deve ipotizzare che,
al momento della redazione dell’atto notarile, il palazzo non aveva l’attuale
configurazione, gli ambienti citati nel documento dovrebbero corrispondere alla
parte centrale del complesso edilizio, ubicati attorno all’androne d’ingresso.
A seguito di ulteriori accorpamenti, non si sa se effettuati dallo stesso
Nicola Rocco, o successivi proprietari, la “facies” del palazzo, muta, il
cortile viene coperto per creare un ampio salone e le volte sono ornate con
decorazioni a motivo floreale, la redazione degli esterni con caratteri fine
settecento conferisce dignità e monumentalità all’intero organismo edilizio.
L’impianto rettangolare proprio dei maggiori edifici gentilizi di Ferrandina,
si articola in tre livelli fuori terra ed uno seminterrato, il prospetto
principale, austero nelle forme, presenta un piano terra semplice e lineare, in
cui emerge il monumentale portale centinato inquadrato da colonne scanalate,
impostate su alti basamenti quadrangolari e ingentilite dai capitelli finemente
scolpiti, queste sorreggono l’alta trabeazione sulla quale svetta lo stemma
nobiliare. Il primo livello, ritmicamente suddiviso in spartiti dalle piatte
lesene, e arricchito dai fregi delle cornici delle aperture variamente
articolate, un ampio cornicione, in cotto, sorretto dalla fuga di piccole
mensole sagomate, inquadra il fabbricato concludendone lo sviluppo in altezza.
La data incisa sulla facciata laterale, 1861, di uno dei mensoloni che sorreggono
la lunga balconata centrale, e precisamente il primo a destra del portale,
potrebbe datare la redazione del palazzo nell’aspetto attuale. Casa natale
dello studioso archeologo Ferrandinese, successivamente Materano di adozione, Domenico
Ridola, attualmente in ristrutturazione e restaurazione da parte del nuovo
proprietario, Dott. Salvatore Cataldo, affermato ed apprezzato Veterinario di
origini Pisticcesi e residente in città da una ventina d’anni, che ne ha recentemente
acquistato l’ala sinistra, direttamente dalla famiglia Centola, da cui prende
il nome detto monumentale e storico Palazzo gentilizio, e che lo porterà
sicuramente agli antichi splendori, ormai deteriorato con il passare dei secoli
ed al passaggio di svariati proprietari non sempre attenti alle caratteristiche
artistiche e decorative di detto, primo Palazzo gentilizio costruito nell’antichissima
cittadina Aragonese… Ferrandina.
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