Della serie...Palazzi Gentilizi
PALAZZI GENTILIZI DI
FERRANDINA
PALAZZO SCORPIONE
Il Gaudioso
descrive Ferrandina come una delle più grandi e popolate città della provincia,
ascendendo il numero di cittadini a 5000 circa. La città viene suddivisa in
rioni e nel rione Ciriglio, troviamo il Palazzo Scorpione, allineato alla
quinta muraria di Via Filippo Cassola, casa padronale fondata dalla omonima
nobile famiglia, trasferitasi da Uggiano dopo il terremoto del 1456 che
determinò l’abbandono dell’antico casale e l’emigrazione dei suoi abitanti.
Collocato fra le vie Mario Pagano a monte e Filippo Cassola a valle, incassato
nel dislivello morfologico del terreno, il Palazzo Scorpione costituisce una
delle più significative e maestose espressioni d’architettura civile settecentesca
locale, edificato su disegno unitario di scuola napoletana che riflette i
motivi e gli stili architettonici dei maggiori artisti contemporanei fra cui il
Fuga, il Vanvitelli ed il Sanfelice, visibili sulle facciate e nello scalone
scenografico d’ingresso. L’impianto tipologico a forma rettangolare, cui si
accede dal monumentale portale in pietra dura bianca su Via F. Cassola, il
quale immette direttamente nell’androne d’ingresso, è caratterizzata da una
piccola corte centrale di tipo aperto, da cui parte una scenografica scalinata,
articolata in due rampe semicircolari a tenaglia, d’influenza Vanvitelliana,
che immette ai ballatoi superiori, e quindi, alle unità abitative al primo e
secondo piano, composte da una serie di grandi vani disposti lungo i fronti.
Particolarmente interessanti le tipologie a la qualità delle coperture negli
alloggi nobiliari, caratterizzate da volte ad ombrello ed a margherita al primo
piano, da alta volta a padiglione ed una serie di botte unghiate al secondo
piano, le coperture esterne, invece, sono tetti rivestiti da manto di coppi.
L’edificio a livello altimetrico sviluppa a valle, lungo la facciata
principale, tre livelli abitativi, di cui i primi due incassati sul tertro e
l’ultimo sporgente a monte su Via M. Pagano, ove si nota con una facciata
semplice priva di decori, emergente al solo piano terra. Il terzo livello, è
caratterizzato dall’arredamento dello spartito centrale che si raccorda
dolcemente alle due ali laterali con linee concave, dando luogo ad una lunga
balconata impostata sul cornicione marcapiano sottostante, protetta da
ringhiera in ferro battuto riccamente lavorata con motivi naturalistici,
significativa espressione d’artigianato artistico locale. La maestosa facciata
principale, che domina la quina muraria, coronata da elegante cornicione,
caratterizzata dalla lunga balconata centrale, è scandita da una successione
ritmica di sobrie paraste giganti, particolarmente care la Fuga, al centro
delle quali si aprono, con sequenze regolari e simmetriche, finestre e
porte-finestre inquadrate da cornici e sormontate da timpani, che conferiscono
all’edificio un notevole slancio ascensionale. Al centro si apre un monumentale
portale archivoltato in pietra, fiancheggiato da lesene doppie che si ergono a
sostenere la sobria cornice leggermente aggettante la quale immette
direttamente nell’androne coperto da volta a botte, dove si affaccia la
suggestiva scalinata confluente in una doppia rampa, d’influenza Vanvitelliana.
Per quanto attiene i decori d’interesse storico/artistico, si segnala sulla
facciata principale la presenza di un mascherone lapideo raffigurante un volto
umano stilizzato a due epigrafi che recitano rispettivamente quanto segue:
<<
Antonio Scorpione nato in questa casa il 10/07/18345, morto il 25/05/900 la
consorte Giovanna Lisanti, le figlie Vincenza ed Emanuela questa lapide posero
il 10/07/1900>>.
<<Qui
rese l’anima a Dio il 16/7/1927 l’Ing. Giuseppe La Capra, la moglie Vincenza
Scorpione ed i figli rievocando affetti, famiglia e virtù attitudini lo
ricordano ai buoni Agosto 1927>>.
Si segnala
inoltre, la presenza di una tela sei-settecentesca raffigurante un San Pasquale
Bajlon e una statua di un Bambinello, probabilmente sette-ottocentesca,
rivestita da tessuto bianco d’epoca.
Il portale |
L'interno |
La strada |
La scalinata d'ingresso |