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I Sassi di Matera

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I Sassi di Matera (Clicca per conoscere la sua storia)

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domenica 9 gennaio 2022

Da ricerche approfondite...

 

LA VERA STORIA DEL CASTELLO DI UGGIANO DI FERRANDINA

 

Qualcuno ha ritenuto che questo castello è una specie di roccaforte per la posizione, l’ampiezza delle mura di cinta, l’esistenza di una chiesa e la mancanza di resti di edifici pubblici fra le macerie. In realtà indagini degli ultimi anni lasciano affermare il contrario, e che il castello, con l’abitato, era indipendente dal centro vicino di Ferrazzano, cioè Ferrandina. Non sappiamo nulla del fondatore della rocca né sappiamo molto di coloro che per primi ne ebbero la signoria; tuttavia, bisogna farne risalire le origini ai primi anni del X sec. La prima notizia relativa ad Uggiano è del 1023 e 1029, quando Lupo Protospata descrive che due musulmani, Rajca e Safar assediarono il castello Oggiano e si rappacificarono con gli stessi abitanti. Viene documentato, così, il valore strategico dell’insediamento che il 6 febbraio del 1068 permette a Roberto il Guiscardo di rintanarvisi, non avendo egli ancora preso Montepeloso (Irsina), come riporta lo stesso Romualdo Salernitano. Nel Catalogus Baronum, ovvero l’elenco normanno dei feudatari e suffeudatari tenuti al servitium feudale, si evince che un Rogerius de Ogiano possedeva il feudo di Sant’Arcangelo offrendo un soldato o, in aggiunta, due soldati, per una rendita di 20-40 once d’oro. Null’altro si conosce dell’insediamento, che dunque doveva possedere già alcune fortificazioni. Nel 1269 il feudo viene donato a Pietro de Bellomonte, conte di Montescaglioso. Di ciò non abbiamo una fonte autentica, ma nel 1275 il feudo è nelle mani di Giovanni di Monteforte, genero di Pietro. In quest’ultimo documento si parla di "soldati e civili", che la Cancelleria Angioina degli anni 1276-1277 registra in una popolazione di 400 fuochi, tassata per 100 once, 29 tarì ed 8 grana. Nel 1280 anche l’insediamento di Uggiano deve provvedere alla riparazione del castello di Melfi. Il feudo di Andria, insieme ad Uggiano, passò ad Azzo d’Este nel 1308, raccolti in dote dalla moglie Beatrice, ultima figlia di Carlo II d’Angiò, la quale rimasta vedova risposò in seconde nozze con Bertrando del Balzo, cui portò questa dote che si unì alla contea di Avellino e di Montescaglioso. Alla guida del feudo successe il figlio Francesco I, poi il nipote Guglielmo, indi il pronipote Francesco II, che andò sposo a Sancia, figlia di Tristano di Chiaromonte e di Caterina Orsini Del Balzo. A Francesco II successe Pirro del Balzo. Il 20 dicembre 1430 a Napoli il re Ferdinando I ordina un’inchiesta per reintegrare Pirro del Balzo principe di Altamura e duca di Andria, nel possesso dei feudi di Bisceglie, Montepeloso, Acquaviva, Torre di Mare, Pomarico, Tolve, Grottole, Altogiovanni, Monteserico, San Gervasio, Mottola, Uggiano, Sarfi e Tressuti. Nel 1485 Pirro del Balzo viene privato da Ferdinando I di questi beni, per la ribellione da lui capeggiata durante la cosiddetta "congiura dei baroni". Ne è investito il genero Federico d’Aragona, che nel 1492, secondo una pura leggenda, dopo un violento terremoto, fonda con i profughi uggianesi Ferrandina. Di notevole pregio è, infine, la scritta posta come cantonale destro della facciata principale della chiesa HOC OPUS FECIT MAGI STER JACOPUS TRIFOGIA NIS DE ASTILIANO ANNO MILLESIMO CCCL L’iscrizione è realizzata su un concio che male si imposta sull’estradosso dell’arco acuto, per cui è a questo Jacopo di Trifoggio (casale presso Pietrapertosa) cui si devono la serie di tamponamenti, i rifacimenti strutturali e le nuove destinazioni d’uso del castello. (di P. Rescio)