Obelanum Oblano Uggiano
Storia di una importante roccaforte
punto di riferimento di RE e Principi
L’insediamento
medievale di Uggiano sorge sul dorso di una collina a circa 4 km a nord-ovest
dell’abitato di Ferrandina, ed è conosciuto anche come “Ferrandina Vecchia”.
Per la sua posizione e la sua altitudine (476 m slm) domina una vasta
estensione di territorio che si estende fino ai monti Calabri. Uno dei castelli
più antichi della regione, un castrum risalente ad età bizantina (IX
secolo), predisposto come roccaforte di difesa contro l’avanzata dei
Longobardi. Il castello di Oblano risulta esistente già in epoca longobarda, al
momento della riorganizzazione amministrativa dell’Italia meridionale tra
Radelchi e Siconolfo nell’845. Ampliato in seguito durante la seconda
colonizzazione bizantina, la denominazione
di castrum o castellum lascia intuire che attorno alle mura
si sviluppava un abitato; tuttavia l’assenza di campagne di scavo impedisce di stabilirne
la localizzazione esatta, l’estensione e la durata. Il castello passa
sotto il controllo dei Normanni di Roberto il Guiscardo nel 1066, data la sua
importanza strategica a guardia di due direzioni di transito: dagli Appennini
al mare Jonio, parallelamente al corso dei fiumi lucani e lungo un percorso che
da Matera taglia trasversalmente le cinque valli lucane per giungere fino al
territorio di Senise. Mentre lo strato pre- normanno, quasi certamente
bizantino, si individua facilmente in porzioni di rozza muraglia costruita con
ciottoli di fiume e pietre di cava a corsi irregolari legati con malta, senza
pretese di natura formale, i successivi interventi di rafforzamento e di
completamento architettonico tendono a coniugare esteticamente forma e funzione.
L’apice del suo splendore è raggiunto in epoca angioina, nel 1350, some
testimonia l’iscrizione del portale: Hoc opus fecit magi/ster Jacobus
Trifogia/nus de Astiliano a.D. MCCCL, cui si deve l’innesto sulla cortina
muraria di una merlatura regolare, un magister che dirige i cementarii ,
maestranze locali provenienti in questo caso da Stigliano e specializzate nel
taglio e nella lavorazione dei materiali lapidei. L’arco d’ingresso agli
ambienti del castellanus è realizzato con conci di arenaria regolari
e perfettamente squadrati. A differenza dell’arco a tutto sesto, quest’ultimo a
sesto acuto permette di scaricare il suo peso su sostegni più slanciati e
leggeri. Il concio di chiave può rischiare di sgusciare e compromettere uno dei
testimoni più pregevoli dell’intera struttura. Il fregio con foglie stilizzate
e bacche lungo l’imposta dell’arco è una sobria citazione angioina della
tipologia decorativa normanna. La tradizione vulgata, messa in discussione e
contestata con probanti argomentazioni nell’opera storica, di Padre Carlo
Palestina, vuole che disastrosi terremoti nel 1456 e nel
1492 determinassero il trasferimento degli abitanti di Uggiano nella nuova
città di Ferrandina, fondata nel 1494 da Federico d’Aragona. Da quel
momento per Uggiano ha inizio l’età dell’abbandono. Intorno alle mura,
probabilmente, si sviluppava l’insediamento urbano; ma non essendo mai state
condotte campagne di scavo non è possibile affermare con certezza dove fosse
ubicato l’abitato. Le prime notizie storiche che ci attestano l’esistenza di
Uggiano, sono riportate dallo storico Lupo Protospata e risalgono all’anno
1029, quando Uggiano fu assediata e conquistata dai musulmani Rayca e Saffari.
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