Comincia la serie di Personaggi Illustri Ferrandinesi
Nicola Lanzillotti Buonsanti: veterinario
(Ferrandina, 1846 – Bergamo, 1924)
Nacque a Ferrandina, presso Matera, il 16 ott. 1846 da Domenico
Lanzillotti e Maria Angiola Buonsanti, in una famiglia di modeste condizioni. Dotato
di ingegno vivace e naturalmente portato agli studi, rimasto presto orfano di
padre, poté progredire nell'istruzione grazie al lavoro incessante svolto dalla
madre. Ottenuto per concorso un posto di frequentazione gratuita alla R. Scuola
veterinaria di Napoli, alla quale era all'epoca annesso un convitto, si
distinse fra i migliori allievi. Conseguita la laurea in zooiatria nel luglio
1869 (meritando per distinzione il premio Gasparrini), ottenne immediatamente
dopo la nomina a viceassistente: G. Paladino, infatti, lo ammise nel
laboratorio di fisiologia della Scuola napoletana, indirizzandolo a
perfezionarsi nelle tecniche di indagine istologica propedeutiche a piani di
rigorose ricerche sperimentali. Ben presto noto negli ambienti specialistici
nazionali, nel 1870 P. Panceri lo propose come assistente alla cattedra di
zoologia e anatomia comparata dell'Università di Roma. Nelle more dei
perfezionamenti burocratici della nomina, nel gennaio 1871 ottenne il posto di
assistente presso la cattedra di patologia e clinica chirurgica della R. Scuola
superiore di medicina veterinaria di Milano.
Era l'inizio della sua carriera, che si svolse rapidamente e con
straordinario successo presso la Scuola milanese: ottenuto nel 1873 in seguito
a concorso per titoli ed esami la qualifica di professore ordinario di
patologia chirurgica, medicina operatoria e clinica chirurgica (significativa
fu la sua prolusione all'inizio del corso: La medicina sperimentale e le
scienze veterinarie, in Apertura dell'anno scolastico 1873-74 della R.
Scuola superiore di medicina veterinaria di Milano, Milano 1873, pp. 15-51),
nel 1879, succedendo a L. Corvini, assunse la direzione della Scuola superiore,
dapprima come incarico, poi dal 24 febbr. 1880 effettiva. Si dedicò allora
interamente al potenziamento dell'istituzione, annessa al Consorzio degli
istituti superiori di Milano già dal 1875 grazie al suo lungimirante
contributo, adeguandola al progresso scientifico e tecnologico dell'epoca e
rendendola idonea alla formazione di moderni e preparati veterinari: in
particolare ne curò assiduamente le strutture didattiche, i piani di studio e
il reclutamento dei docenti (nel 1910 affidò l'insegnamento della patologia
generale e dell'anatomia patologica a G. Guerrini), auspicandone la
trasformazione in facoltà universitaria, e formulò originali proposte per
potenziarne l'attività. Significative a questo riguardo furono alcune sue
pubblicazioni: Sulla istituzione di una clinica ambulante per gli animali
bovini e suini nella R. Scuola superiore di medicina veterinaria di Milano.
Esposizione e proposta, ibid. 1876; La questione della medicina
veterinaria in Italia: discorso inaugurale… per l'anno scolastico 1877-78,
in Arch. di medicina veterinaria, II (1877) R. Scuola superiore di
medicina veterinaria, in Gli istituti scientifici, letterari e artistici
di Milano. Memorie pubbl. per cura della Società storica lombarda in occasione
del secondo Congresso storico italiano… 1880, Milano 1880 La R. Scuola
superiore di medicina veterinaria di Milano. Storia e ordinamento, programmi
degl'insegnamenti, istituti scientifici (pubbl. speciale fatta in
occasione dell'Esposizione generale italiana in Torino, 1884), Sull'annessione
delle scuole universitarie alle università secondo il disegno ministeriale:
relazione al primo Congresso nazionale universitario, Sull'organizzazione
della Scuola di medicina veterinaria, in Atti del XII Congresso della
Associazione medica italiana… 1887, Pavia 1888. Organizzò la celebrazione del
primo centenario della fondazione della Scuola, della quale delineò anche la
storia documentata servendosi del materiale reperito nell'Archivio di Stato di
Milano (La cerimonia e le feste del primo centenario della R. Scuola superiore
di medicina veterinaria di Milano, Milano 1891; La R. Scuola superiore di
medicina veterinaria di Milano nel suo primo centennio (1791-1891): storia
documentata, pubblicata nell'occasione delle feste pel centennio nel settembre
1891, La R. Scuola superiore di medicina veterinaria di Milano dopo il suo
primo centennio (1892-1900), Appendice I, ibid. 1900). Nel 1890-91 fu anche
incaricato dell'insegnamento della giurisprudenza veterinaria. Fu autore di
numerosi lavori interessanti vari aspetti della zooiatria, fra i quali si
segnalano: La cura dell'afta col metodo Baccelli in Portogallo (in La
Clinica veterinaria, XXV [1902]. A proposito della relazione della
Commissione reale prussiana per lo studio sulla cura dell'afta col metodo
Baccelli ( L'esperimento della cura dell'afta col metodo Baccelli a
Mortara (Mortara-Vigevano 1903, Suppl. a La Veglia, n. 42,
25 ag. 1903); la dotta e interessante perizia in un processo svoltosi al
tribunale di Vigevano (Il processo della morva a Vigevano, in La Clinica
veterinaria, XXXIII [1910], alcuni importanti studi di igiene e polizia
sanitaria (Della salubrità e dell'ispezione sanitaria delle carni da macello,
in Giorn. della Società italiana d'igiene, III [1881]. Sullo stato
attuale della questione della tubercolina e le moderne esigenze del controllo
nella vendita del latte, in La Clinica veterinaria, XXIV [1901]. Le
norme igieniche per la vendita del latte nei rapporti colla profilassi della
tubercolosi, ibid., XXX [1907], in collab. con A. Menozzi). Pubblicò
inoltre: Manuale di ostetricia veterinaria ad uso dei veterinarii e degli
studenti, Milano 1871; Diz. dei termini antichi e moderni delle scienze
mediche e veterinarie comprendenti l'etimologia greca e latina, la traduzione
francese, spagnuola, inglese e tedesca, la sinonimia scientifica e volgare, 1875,
in collab. con G. Pini et al.; Trattato di tecnica e terapeutica
chirurgica generale e speciale degli animali domestici ad uso degli studenti e
dei veterinari pratici, opera di notevole spessore rimasta purtroppo
incompiuta; Manuale del veterinario pratico. Repertorio tascabile pei
bisogni dell'esercizio quotidiano, in collab. col fratello Alessandro. Del L.
debbono ancora essere ricordate la trattazione Krankheiten der Gelenke
inclusive Spat und Schale, in Handbuch der thierärzlichen Chirurgie und
Geburtshilfe, IV, Wien-Leipzig 1900, nonché le traduzioni, aggiornate e
ampliate, del Trattato di anatomia dell'uomo come fondamento della
fisiologia e delle applicazioni pratiche di J. Hyrtl, in collab. con F.
Occhini (Milano 1872), del Trattato delle malattie veneree e sifilitichedi
H.E. Zeissl (ibid. 1877), del Trattatodelle malattie interne ed esterne
degli animali domesticidi G.C. Haubner, in collab. con G. Generali - P. Oreste.
Nel 1878 fondò il periodico La Clinica veterinaria, di cui fu direttore
fino al 1921.
Ricoprì importanti cariche: membro del Consiglio superiore di
sanità, del Consiglio sanitario provinciale di Milano, del Consiglio zootecnico
e delle epizoozie, del Comitato esecutivo per la fondazione dell'Istituto
sieroterapico milanese, fu presidente della R. Società italiana di igiene e
dell'Associazione nazionale veterinaria italiana. Dottore honoris
causa presso la Scuola superiore di veterinaria di Vienna, insignito del
titolo di professore emerito, fu più volte incaricato di importanti missioni
all'estero per conto dei ministeri della Pubblica Istruzione, dell'Agricoltura
e dell'Interno. Fu membro di diverse Accademie e Società scientifiche, italiane
e straniere. Il 28 genn. 1906, in occasione del venticinquesimo anniversario
della sua nomina a direttore della scuola, fu insignito dell'Ordine dei Ss.
Maurizio e Lazzaro e venne decorato con la medaglia d'oro al merito agrario;
venne anche aperta una sottoscrizione per la realizzazione di una fondazione
intitolata al suo nome.
Ritiratosi a Bergamo, vi morì il 28 apr. 1924.
Nicola Buonsanti Lanzillotti |
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