La mia seconda pubblicazione
Venerdì 25/05/2018
Questa la seconda pubblicazione riguardante la situazione in città, carente di interesse pubblico e privato di divulgazione e promozione di ricchezze storiche monumentali a fronte dello sfruttamento e dell'affluenza turistica data dalla Capitale Europea della Cultura 2019 Matera, insieme ad un breve cenno di biografia dell'Autore utile a chi vorrà seguirlo nei vari articoli che accompagneranno Ferrandina nel corso di tutto l'anno 2019.
Questo l'articolo
Questo l'articolo
Dopo la
pubblicazione dell’articolo “Le origini di Ferrandina: dai Greci agli
Aragonesi” su questa testata, spero di sensibilizzare le maestranze ad un
impegno più approfondito sul tema, ricchezze Storico/Culturali di questa
Cittadina quasi sconosciuta ma molto apprezzata dai pochi visitatori e
appassionati del settore. Il mio impegno è dettato non solo dalla passione, ma
anche dalla voglia di rivalsa per una degna provincia della Capitale Europea della
Cultura 2019 (Matera), spesso trascurata e poco valorizzata soprattutto dalle
varie Amministrazioni vecchie e nuove, attente soprattutto alla storia moderna
più che a quella Antica. I tesori di questa Cittadina sono inestimabili,
essendo stata in un passato molto remoto punto di riferimento per Re e Principi
dell’epoca, per la sua principale fortezza a protezione di tutto il meridione
d’Italia, per essere stata la Capitale di Monasteri e Conventi dei maggiori
gruppi ecclesiali, Francescani, Domenicani, Cappuccini e Clarisse, i quali
custodivano i maggiori tesori Culturali e Religiosi del Meridione, riportati in
quantità molto ridotta ai giorni nostri, vuoi per saccheggi o per incendi
purtroppo casuali, oltre ad archivi di famiglie benestanti e discendenti da
personaggi di spicco anche internazionali, oltre a Monumenti di rilevante
importanza nazionale, per finire alla più antica e preziosa Reliquia custodita
nella Chiesa Matrice della Città, il Sacro legno della croce di Gesù,
tramandata da remoti Re ai giorni nostri, di cui avrete modo di conoscerne le
origini e la storia che verrà pubblicata su questa testata insieme ad altre,
che racconteremo, ai più interessati lettori che avranno la bontà e la pazienza
di seguirci nelle prossime pubblicazioni. Le intenzioni di dette pubblicazioni
spero facciano risvegliare l’interesse e la curiosità di professionisti del
settore per dare il giusto valore alla FERRANDINA Storica per troppo tempo
martoriata da industrializzazioni eccessive, con cattedrali costruite negli
anni 60, al solo scopo di distruggere il territorio, l’ambiente ed il folclore
locale, distogliendo le varie popolazioni dei dintorni, da abitudini e sani
principi alimentari e culturali, distribuendo ricchezza economica troppo
facilmente, alimentando aspettative ed ambizioni ben presto sfumate insieme
alle cattedrali, lasciando inquinamento e sogni infranti. Oggi è tempo di
rivalsa, e anche se le maestranze ed i preposti non mostrano alcun interesse
per tutto ciò, allora provvederanno i singoli cittadini appassionati e attenti
a dette ricchezze, magari anche a proprie spese, o per chi vorrà contribuire in
questo percorso buio senza spiraglio alcuno, ma illuminato solo dall’umiltà e
la passione di chi avrà voglia di credere in questo progetto senza pretese, in
nome dell’orgoglio di chi vorrebbe eleggere questa degna Provincia alla
Capitale Europea della Cultura 2019. Seguiteci cari lettori e non vi pentirete
di venire a conoscenza di curiosità e ricchezza Storico/Culturale di questa
piccola cittadina Lucana.
MI PRESENTO
Enzo
Scasciamacchia,
All'Anagrafe
Eustachio Vincenzo Scasciamacchia.
Nato il 20 Maggio 1960 a Matera.
Attualmente residente a Ferrandina (MT)
Dove matura la passione per la scrittura dopo un passato professionale da
Dirigente, nel tempo libero, tra i suoi Hobby, la lettura, la fotografia, la
musica (suona il pianoforte), la Filatelia, la moto, l'elettronica in genere.
La sua carriera lavorativa si interrompe nel 2009 quando la sua Azienda chiude
per bancarotta fraudolenta, da quel momento in poi solo incarichi provvisori,
diventa un "Forneromartire" e resta in attesa del pensionamento pur
avendo raggiunto il massimo del versamento contributivo.
In attesa si dedica alla scrittura con il suo primo manoscritto, maturato già
da tempo, ma per mancanza di tempo libero, mai realizzato, il primo di una
serie che seguirà a scadenze prefissate, e che andranno ad arricchire la
cultura e lo spirito di chi avrà la pazienza e la curiosità di seguirlo come
lettore.
A
Voi il suo più grande ringraziamento.